La contro-proposta del Software Libero

Il giorno dopo l'accordo Microsoft/italia per creare tre "centri di sviluppo" grazie ad un finanziamento di un milione di euro in tre anni da parte di Microsoft e ad una cifra non precisata da parte del governo italiano, l'Associazione per il Software Libero effettua una contro-proposta per un protocollo di intesa con il governo italiano. Riporto completamente il testo della proposta.

tra

il MINISTERO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (di seguito "MUR"), con sede in Roma, Piazza Kennedy 20, nella persona del Ministro dell'Università e della Ricerca, On.le Fabio Mussi;

la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE (di seguito “DIT"), con sede in Roma, via Po 14, nella persona del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Prof. Luigi Nicolais;

la ASSOCIAZIONE PER IL SOFTWARE LIBERO, con sede in Firenze (FI), via Kyoto 8, nella persona del Presidente, Sig. Paolo Didonè;

PREMESSO

  • che il MUR ha posto tra gli obiettivi principali del sistema della ricerca, anche in coerenza con gli obiettivi europei, il miglioramento della qualità della vita, l'aumento della competitività delle imprese, lo sviluppo sostenibile; che, pertanto, costituiscono, tra gli altri, settori strategici d'intervento quelli relativi a energia, ambiente, trasporti, salute, Information and Communications Technology (ICT), nanotecnologie, beni e identità culturale;
  • che gli strumenti più efficaci consistono nel rafforzamento della base scientifica e del capitale umano e nel potenziamento del livello tecnologico del sistema produttivo;
  • che il DIT ha tra i propri obiettivi principali la creazione di un ambiente più favorevole agli investimenti, alla crescita e alla competitività del sistema produttivo; il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e dell'accessibilità ad essi da parte dei cittadini e delle imprese; l'aumento della partecipazione dei cittadini alla formulazione delle politiche e delle decisioni pubbliche, e che, pertanto, l'azione amministrativa deve essere rivolta a superare il deficit di innovazione e a investire in progetti inclusivi, replicabili e scalari;
  • che la Associazione per il Software Libero è interessata a collaborare con le Regioni e i rispettivi centri di competenza, mettendo a disposizione, ove ritenuto opportuno, le proprie competenze nell'ambito delle tecnologie informatiche, nonché svolgendo attività di trasferimento tecnologico verso le imprese;
  • che la Associazione Software Libero è a favore di una politica tecnologica compatibile con i valori costituzionali, in particolare quelli di uguaglianza, libertà d'iniziativa economica, libertà d'accesso alla cultura, libertà d'espressione e pluralismo informativo, cooperazione e mutualità.

Tutto quanto sopra premesso e considerato,

SI CONVIENE QUANTO SEGUE:

Art. 1

Premesse

  1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Intesa (di seguito " Protocollo").

Art. 2

Oggetto

  1. Le Parti desiderano definire, nel rispetto della propria autonomia, un rapporto di collaborazione avente come obiettivi principali la formazione, il trasferimento tecnologico e la facilitazione di progetti di ricerca. A tal fine, le Parti prendono atto dell'imminente costituzione di diversi Centri per l'innovazione all'interno del territorio nazionale, per lo sviluppo di attività basate sulle tecnologie aperte e libere, a disposizione della popolazione, della pubblica amministrazione e delle aziende private e pubbliche. Tali Centri verranno costituiti, d'intesa tra l'Associazione Software Libero, le Regioni, gli Enti locali e le Università interessati, in virtù di singoli protocolli che verrano resi pubblici novanta giorni prima dall'avvio delle attività.
  2. Ogni Centro sarà focalizzato su uno specifico ambito tecnologico, che verrà concordato assieme ai singoli enti e aziende partecipanti sulla base delle specifiche esigenze rilevate sul territorio in cui il centro verrà istituito. Le tematiche verranno sviluppate nelle seguenti aree di attività:
    1. Formazione tecnica sia di base sia avanzata in laboratori di esercitazione tecnologicamente avanzati.
    2. Supporto allo sviluppo delle società del settore ICT tramite attività mirate alla crescita delle competenze tecnologiche e gestionali.
    3. Ricerca applicata in collaborazione con aziende interessate, con le università locali, nonché con altri enti di ricerca.

    L'organizzazione, le tematiche, gli obiettivi di dettaglio e le metriche di misurazione dei centri saranno definiti tramite consultazione pubblica con gli attori presenti sul territorio.

  3. Al fine di realizzare quanto sopra indicato, l'Associazione Software Libero si rende disponibile ad apportare, per un periodo di cinque anni, a ciascuno dei suddetti Centri, attività formative, materiale didattico, soluzioni tecnologiche e software, direttamente o delegando aziende italiane che lavorano nell'ambito del software libero, tali da offrire al Centro e/o ad altre Pubbliche Amministrazioni un profitto, anche in forma di risparmio, del valore di almeno 10.000.000,00 (dieci milioni) di euro l'anno. Allo stesso fine, il MUR e il DIT, in relazione al valore dell'iniziativa, si rendono disponibili ad attivare adeguati e congrui strumenti di cooperazione finanziaria con i Centri in questione nei limiti delle rispettive disponibilità di bilancio e nel pieno rispetto delle procedure previste dai rispettivi ordinamenti. Resta inteso che l'operatività dei Centri per l'Innovazione dipenderà dalle disponibilità delle risorse di cui sopra.
  4. Le Parti convengono che l'eventuale ulteriore partecipazione di soggetti terzi rispetto al presente Protocollo, attraverso contributi economici o materiali, potrà essere disciplinata da separati accordi pubblicati tre mesi prima della loro effettiva operatività.
  5. Le Parti si rendono disponibili ad ulteriori forme di cooperazione migliorative del presente accordo impegnandosi sin d'ora ad attivare processi partecipativi ed inclusivi col fine di garantire la massima partecipazione di tutti gli attori interessati, pubblici e privati.
  6. Al fine di realizzare gli obiettivi di cui al presente Protocollo, le Parti si rendono sin d'ora disponibili ad individuare congiuntamente eventuali ulteriori attività connesse e funzionali alla realizzazione del progetto. In particolare, le Parti convengono di dar corso a tutte le attività necessarie al fine di dare pubblicità all'accordo, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: l'organizzazione di una conferenza stampa comune, la predisposizione di un comunicato stampa congiunto (entro quattro settimane dalla firma dell'accordo), la pubblicazione congiunta, nel corso della durata dell'accordo stesso, di rapporti sulle attività, nonché l'organizzazione di eventi aperti a tutti i soggetti regionali e rivolti alla promozione dell'innovazione.

Art. 3

Referenti

  1. Allo scopo di verificare con continuità l'andamento delle attività oggetto del presente Protocollo, le Parti convengono di nominare come referenti: Sig. XXXX per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca, per il MUR; Sig. XXXX per il DIT; e il Sig. XXXX per l'Associazione per il Software Libero.
  2. Le Parti convengono di verificare l'andamento delle attività su base semestrale e di valutare eventuali modifiche allo svolgimento e agli obiettivi del presente Protocollo a seguito di un'analisi indipendente dei risultati raggiunti.

Art. 4

Durata del Protocollo

  1. Il presente Protocollo ha durata di cinque anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione. Le Parti si riservano la facoltà di rinnovo.

Art. 5

Adesione

  1. Il presente protocollo è aperto all'adesione di tutte le pubbliche amministrazioni interessate.

Art. 6

Tutela dei dati

  1. Tutte le informazioni di carattere tecnico, amministrativo, scientifico e didattico, di cui le Parti dovessero entrare in possesso nello svolgimento del Protocollo, dovranno essere considerati strettamente PUBBLICI e pertanto disponibili a tutti i soggetti interessati. Tutto il materiale, il software e la documentazione prodotta saranno tutelati e distribuiti utilizzando una licenza libera secondo la definizione redatta dalla Free Software Foundation.

Revisione 2 del 09 Maggio 2007

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Chissà come andrà a finire...